Ciuccio sì, ciuccio no?

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Ciuccio sì, ciuccio no? Se siete genitori di un bimbo piccolo e almeno una volta vi siete posti questa domanda, allora siete genitori normalissimi, alle prese con un problema che prima o poi riguarda tutte le mamme e i papà.

Il desiderio di ciucciare qualcosa è insito in tutti i bimbi. Molti mettono il pollice in bocca sin da quando sono nel ventre materno. Oltre a essere un’attività estremamente consolatoria, i bimbi stanno in realtà esercitando la loro capacità di suzione, fondamentale per nutrirsi nei loro primi mesi di vita.

Ma se quest’abitudine si protrae oltre i 3 o 4 anni, i dentini potrebbero non svilupparsi correttamente.

La suzione è un istinto molto forte e possiede un grande potere calmante. Non è pensabile, quindi, negarla totalmente. Ciò che possiamo fare, invece, è sostituire il dito con il ciuccio. Ecco perché.

- i ciucci hanno ormai forme anatomiche che meglio si adattano al palato dei piccoli;

- il dito è a disposizione 24 ore su 24, togliendo al genitore ogni possibilità di controllo;

- il ciuccio, invece, è un oggetto e con qualche stratagemma si può programmare di toglierlo dalle abitudini quotidiane quando sarà il momento.

Uso del ciuccio sì, quindi, ma non l’abuso, che può invece causare disallineamenti dentali. I nostri consigli sono:

  • non forzare il bambino all’uso del ciuccio;
  • possibilmente lasciarglielo usare solo alla notte;
  • cercare di toglierlo entro il terzo anno di età.

Per qualsiasi dubbio, rivolgetevi al vostro ortodonzista di fiducia, che saprà sicuramente accompagnarvi nelle scelte migliori per la salute orale dei vostri bimbi.

Presto torneremo sull’argomento con molti consigli preziosi per aiutare i bimbi a smettere.